Ore 18:00 italiane. A Bologna ormai è buio e fa freddo. A Houston, Texas, USA, sono le ore 11:00. Siamo su Skype e collegati dalle ore 17:30, tanto per stare sicuri. Vediamo l’iconcina a fianco della foto di Francesca colorarsi di verde: si è collegata e ha accettato la nostra richiesta di contatto.
Messaggio: “Pronta?”. Risposta: “Pronta!”. Iniziamo. Francesca Mirri è una giovane ricercatrice italiana, scelta da Forbes, nota rivista americana, come una delle ragazze sotto i trent’anni più influenti al mondo nel campo manifatturiero. Francesca si è maturata al Righi, ha studiato Ingegneria Chimica all’Università di Bologna e dopo la laurea ha deciso di trasferirsi a Houston, USA, per cominciare una nuova vita. F: “A dire la verità, gli Stati Uniti mi hanno sempre affascinato, così come l’estero. Mi piaceva l’idea di andare a studiare fuori dall’Italia e fin da giovane ho cercato di convincere i miei genitori a lasciarmi partire, ma è stata davvero dura! All’inizio avevo chiesto di poter fare il 4° anno in America, poi ho tentato di partire per studiare là all’Università, ma mi è stato possibile prendere l’aereo solo una volta conseguita la laurea triennale.” Francesca è una ragazza solare, si capisce che si trova bene nella sua nuova realtà, seppur conservi anche ottimi ricordi rispetto ai suoi anni passati al Liceo Righi. F: “Al Righi ero nella sezione I e del Liceo devo ammettere che ho solo bei ricordi, sopratutto delle gite scolastiche e dei momenti di intervallo, quando potevo passare del tempo con i miei compagni. Se potessi riscegliere, penso che rifarei il Liceo Righi: mi ha dato una preparazione che qui in America non è possibile raggiungere al liceo, ma solo successivamente.” Le chiediamo se le manchi un po’ l’Italia, come sia stato lasciare tutto e partire per un paese comunque così lontano. F: “È stato un po’ strano all’inizio: dover parlare una lingua diversa, vivere in modo indipendente... però adesso sono felice. L’azienda va bene, ho un buon posto di lavoro e qui a Rice (www.rice.edu ndr) c’è un ottimo ambiente per collaborare e creare progetti. In questa università sono arrivata come Research Fellow (cioè assegnista di ricerca ndr), perciò ho tutto pagato. Quando mi hanno proposto di partire ho chiamato i miei genitori e gli ho dato la notizia... e diciamo che non è stato semplicissimo all’inizio, anche perché i miei erano in vacanza in quel periodo.” La William Marsh Rice University è un istituto privato concentrato sulla ricerca ed il suo campus ha sede a Houston, Texas. Per Forbes, la Rice è la 32esima miglior università americana. Per il Times Higher Education magazine è 101esima nel mondo, sopratutto grazie al constante impegno nel campo dell’imprenditorialità e della ricerca. F: “Il mio progetto è nato insieme ad altre persone e siamo partiti presentando la nostra idea a molte competizioni che si svolgono qui negli Stati Uniti, fra cui una anche qui alla Rice. Abbiamo vinto dei premi e stiamo lavorando molto, non penso che tornerò prima del 2017 in Italia, se non per Natale e forse per l’estate.” La ringraziamo per la chiacchierata, non vogliamo rubarle tutta la mattinata del suo prezioso Sabato, ma cogliamo l’occasione per invitarla al Righi qualora tornasse in città. Crediamo che Francesca sia uno dei tanti esempi che dimostrano quanto sia importante investire nella ricerca e nell’istruzione. Noi vogliamo continuare a fare la nostra parte per il Liceo, così come facciamo da vent’anni. - di Federico Pieri | Associazione Ex Alunni del Righi / (questa intervista è stata pubblicata precedentemente su Facebook).
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